IL LIBRO SEGRETO DI JULES VERNE





Luca Crovi & Peppo Bianchessi



«… e se fosse questo il segreto di Jules Verne? Se avesse posseduto un libro speciale capace di suggerirgli le sue storie forse il suo incredibile talento avrebbe una spiegazione. Ci siamo chiesti dove avesse potuto trovare quel libro e chi avrebbe potuto averlo nelle mani prima di lui…»





Questa è la storia di uno strano volume rilegato in pelle, pieno di pagine bianche. La storia di un cimitero e di una notte di tempesta, di un pescecane e di una balena, di due giri del mondo e di un diavolo in una bottiglia. La storia di un libro segreto che può raccontare a chi lo sfoglia avventure fantastiche che cambieranno per sempre il suo destino. Alcuni dei fatti presenti in questo romanzo sono stati narrati da Edgar Allan Poe, Jules Verne, Edmondo De Amicis, Nellie Bly, Carlo Lorenzini e Robert Louis Stevenson, altri avrebbero potuto davvero accadere. Non ci sono prove che il libro descritto in questa storia non esista, semplicemente dopo la sua scomparsa non è stato più ritrovato. Se vi capitasse di farlo, gli autori di questo romanzo sarebbero felici di saperlo. Si dice che dal libro segreto di Jules Verne siano scaturite alcune delle opere più ispirate di molti autori nei secoli e che il volume sia passato di mano in mano nei modi più rocamboleschi; ovviamente nessuno degli scrittori che lo hanno usato lo ammetterà mai. Almeno così sostiene l’illustre Professor Bianchessi, che giura di avere visto quel libro misterioso almeno una volta e ce ne ha fornita una riproduzione che ci ha spinto ad approfondire questo argomento.





LA VERSIONE DI LUCA


“Ma come diavolo ha fatto immaginarsi certe cose?”. Mi sono fatto spesso questa domanda leggendo le storie di Jules Verne, restando ogni volta a bocca aperta davanti alle incredibili invenzioni presenti nel suo immaginario. Poi è arrivato il mio amico Peppo Bianchessi che ho conosciuto qualche anno fa realizzando insieme la riedizione de “Gli uominini in grigio” di Giorgio Scerbanenco. Peppo mi ha sorpreso con due illustrazioni che hanno costituito la suggestione principale de “Il libro segreto di Jules Verne” che abbiamo costruito insieme. Le troverete all’inizio e alla fine del libro e mostrano lo scrittore francese mentre tiene in mano un fantastico volume dal quale emergono creature marine e persino un simpatico cagnolino. Guardando quei disegni mi sono chiesto: è se fosse questo il segreto di Jules Verne? Se avesse posseduto un libro speciale capace di suggerirgli le storie forse il suo incredibile talento avrebbe una spiegazione. Così, suggestionato dalle immagini di Peppo ho cominciato a pensare a dove avesse potuto trovare quel libro e chi avrebbe potuto averlo nelle mani. Visto che Jules Verne scrisse il seguito de “Le avventure di Gordon Pym” intitolandolo “La sfinge dei ghiacci” e firmò dopo Charles Baudelaire la seconda biografia ufficiale di Edgar Allan Poe mi è venuto facile partire da lì. I testi della poesia “Alone” e i ricordi d’infanzia in Inghilterra inserirti nel racconto “William Wilson” di Poe hanno fatto il resto. Per davvero il piccolo Jules Verne, innamorato della sua cuginetta, scappò di casa nella speranza di regalarle una collana di coralli e appuntò i suoi ricordi legati alla passione per i fiumi e il mare in un testo biografico che non pubblicò in vita e che lasciò interrotto. Edmondo De Amicis e Nelly Blight incontrarono Verne di persona e passarono del tempo a casa sua raccontando poi pubblicamente la loro esperienza. E Guido Gozzano, triste per la scomparsa dello scrittore francese, gli dedicò una lirica che incarnò il sentimento di tutti i suoi lettori. Qualche settimana dopo iniziò a vivere le sue avventure a fumetti Little Nemo erede dei viaggi straordinari di Jules Verne. Gli incroci della vita come quelli della letteratura non sono mai casuali e in ognuna delle illustrazioni realizzate da Peppo troverete vari immaginari che si incrociano come nel racconto. Noi ci siamo divertiti ed emozionati e ora lasciamo la meraviglia a voi.



Luca Crovi: Esperto Bibliocriminologo e Investigatore di Misteri Letterari, Erudito Hardrocker, è un abile Affabulatore e opera come Editor e Redattore alla Sergio Bonelli Editore, per «il Giornale» presta la sua penna musicale e letteraria. Ha sceneggiato storie a fumetti da testi di Massimo Carlotto, Carlo Lucarelli, Andrea G. Pinketts e Joe R. Lansdale. Tra i suoi libri ricordiamo Tutti i colori del giallo, 2002, divenuta nel 2003 anche una trasmissione radiofonica su Radio2. Noir. Istruzioni per l’uso, 2013 e i romanzi L’ombra del campione, 2019. L’ultima canzone del naviglio, 2020. Per Solferino ha curato l’antologia Giallo al cabaret, 2019.





LA VERSIONE DI PEPPO


"Anni fa feci alcune tavole per la mostra degli illustratori a Bologna. Chiamai questa serie “La biblioteca segreta di Jules Verne” perché raffiguravano un lettore alle prese con dei libri “magici” dai quali uscivano personaggi, cose e mostri che coincidevano con molti dei libri di Verne. Alcune di loro le esposi in una delle mie ultime mostre insieme a uno dei miei “Improbabilibri” (sculture/libri molto spesso nati dalle mie collaborazioni con autori): “Il libro Segreto di Jules Verne” dove da un libro aperto emergevano tentacoli e un vascello. Luca Crovi venne all’inaugurazione e dopo averlo visto se ne uscì con un “Ho già in mente la storia. Facciamolo”. Nel frattempo avevo collaborato alle copertine di una quarantina di Ebook della collana “Voyage Extraordinaire” per Book On a Tree di Baccalario e mi ero creato una libreria sterminata di cornici, decorazioni e illustrazioni di edizioni uscite tra ‘800 e ‘900 dove a mio parere illustratori e stampatori hanno dato sfogo a tutta loro creatività nella confezione di libri strabilianti e preziosi (Le edizioni dei libri di Verne di Hetzel -di recente ristampati e distribuiti in edicola ne sono un esempio). Mi ha sempre affascinato mischiare tecniche e stili diversi adattandomi alle storie. In questo caso, pur essendo partito da un mio lavoro nato quasi per caso, sapevo che Luca avrebbe trovato qualche strada sorprendente per svilupparlo e così è stato. Lui ha trovato collegamenti tra diversi autori (tutti reali) legandoli a un libro immaginario e misterioso mettendo in risalto la magia che è di tutte le storie custodite nei libri. Da parte mia ho cercato e recuperato elementi dalle prime edizioni e da libri simili cercando di riprodurne lo stile, spesso in un “pastiche” simile alle tecniche usate da un pioniere dell’animazione che amo moltissimo: Karel Zeman. Questo regista Ceco fece diversi film tratti o ispirati da romanzi di Verne facendo muovere gli attori in scenografie dipinte come le stampe d’epoca di Riou e Benett che illustravano i primi libri di Verne (consiglio a tutti di visitare il suo museo a Praga!) dando un effetto spiazzante. Recuperando dai ritagli di giornali alle biografie d’epoca, dalle foto di casa Verne ai manuali di nautica, ho giocato mischiando elementi reali ad altri dettagli funzionali al racconto cercando di restituire quel senso di meraviglia che ho provato quando ho letto per la prima volta certi racconti”


Peppo Bianchessi: Artista Multiversatile, Esperto Cacciatore di Creature Immaginarie e unanimemente riconosciuto Complessificatore Librario. Vero Uomo Rinascimentale, ama i viaggi domestici e globo terracquei. Alla bisogna ha prestato la sua opera ad Autori quali Donato Carrisi, Roberto Piumini, Aidan Chambers, Melvin Burgess, Luca Crovi, Pierdomenico Baccalario, Anna Vivarelli, Caparezza, Tsuji Hitonari, Kaori Ekuni e altri. Tra i suoi libri ricordiamo La notte della balena con P.Baccalario, 2019. Il vermo con Aidan Chambers, 2017. Il grido del lupo di Melvin Burgess, 2017. L’uomo che piantava gli alberi, di Jean Giono, 2016.