5-IL SONNO DEI MOSTRI...





GENERA LA RAGIONE?



Se esistessero bombe intelligenti non farebbero il loro lavoro.





C’è la guerra. Ce n’è sempre una.

Per fortuna nostra è sempre da qualche altra parte e ne vediamo l’ennesima replica in TV.

Il pensiero che mi si affaccia improvviso e inaspettato è: “Ci sono persone che costruiscono cose costosissime che funzionano nel momento in cui si distruggono, distruggendo altre cose e persone.”.

È un pensiero bizzarro e semplice, una di quelle illuminazioni che fanno capolino quando i media ripetono la stessa cosa e le persone anche, come se a ripetere una cosa allo sfinimento suonasse più vera.


Guardo i TG e sembra quasi che presentino un catalogo di giocattoli, sciorinando le qualità di questo missile o di quel carro armato. Poi mostrano le distruzioni e la morte causati dagli stessi. Funzionano.


Una cosa simile mi è successa anche all’inizio dell’ennesima guerra. Il mio primo pensiero è stato: “Così si producono altre generazioni di Odiatori-del-vicino”. Perché è questo che fanno le guerre: cose distrutte, compresi i cuori.


Ma prima e durante le guerre è la propaganda che scava i fossati, costruisce muri e srotola filo spinato. La propaganda, rispetto ad altre forme di comunicazione, non è contraddistinta dalle parole che usa ma da quelle assenti nel messaggio.

Semplifica la realtà in modo bidimensionale, orribile ed efficace per i suoi fini, facendoci riempire gli “spazi vuoti” con le nostre paure.


È semplice: la guerra non si deve fare. Per me è una forma organizzata e a suo modo efficiente di fare del male a più persone possibili e fare del male è sbagliato. Punto.

Mi si può rispondere che la faccio troppo facile, che semplifico e banalizzo… ma cosa c’è di più semplicistico che pensare di risolvere un conflitto facendo fuori l’avversario?


Complesso è cercare di non farla, la guerra. O meglio, costruire le condizioni per la pace è sicuramente più complesso e faticoso. Tipo diventare più intelligenti.


E i responsabili delle guerre di solito non lo sono, appartenendo perlopiù alle categorie dei “banditi” o degli “stupidi”, semplificando secondo la definizione di Carlo Cipolla*.


Una volta pensavo di vederli come bambini capricciosi e -appunto- un po’ stupidi oppure come dei bulletti odiosi… i Capi di Stato quando litigano tra loro o altre persone “responsabili”; le dichiarazioni rassicuranti e retoriche di chi crede di avere il popolo dalla sua parte, o quelle farneticanti di quelli convinti di avere un dio al loro fianco che cercano di convincere un popolo a morire e ucciderne un altro per dei “motivi superiori”.

Quanti lo farebbero se conoscessero e riflettessero sui veri motivi delle guerre? Ora non riesco più a vederli così.


Riprendendo le definizioni di Cipolla: in guerra coloro che si comportano da Banditi (cioè coloro che fanno del male agli altri per vantaggio personale) hanno sempre bisogno di un esercito di individui che si comportino per la maggior parte da Stupidi (cioè di alcuni che facciano del male agli altri facendolo contemporaneamente a loro stessi), che obbediscano facendo per i Banditi “il lavoro sporco”.


Ma quando assisto ai risultati di ciò che fanno, non le vedo più come “cose da bambini” anzi (e lo dico senza intenti retorici) i bambini spesso li uccidono. Perchè la propaganda ama usare questa cosa dei bambini, il più delle volte conteggiando solo quelli che il nemico fa fuori, per sottolineare la sua mostruosità.


Per tornare al primo pensiero bizzarro, potete anche vederla così: i bambini sono sempre danni collaterali. Se sono morti in guerra erano probabilmente nel posto sbagliato perché è lì che è caduta quella cosa che, dal canto suo, ha fatto quello per cui è stata costruita, pagata e lanciata. Per come la vedo io, se fosse stata una bomba davvero “intelligente” come la definiscono ora, si sarebbe rifiutata di fare il proprio lavoro.





*Carlo M. Cipolla è stato uno degli storici più importanti del ‘900 che scrisse -tra gli altri- un libro piccolo e spiritoso “Allegro ma non troppo”. Nel Capitolo “Le leggi fondamentali della stupidità umana”, secondo lui esistono fondamentalmente 4 categorie umane: gli Intelligenti, che fanno il proprio vantaggio e quello degli altri, gli Sprovveduti, che danneggiano se stessi e avvantaggiano gli altri, gli Stupidi, che danneggiano gli altri senza avvantaggiare se stessi o danneggiandosi e i Banditi che danneggiano gli altri per trarne vantaggio. Nel libro propone anche uno schema semplice che riporto, dove queste 4 tipologie si intersecano creando svariate combinazioni che aiutano a inquadrare meglio il comportamento umano in diverse situazioni.